Corinaldo

Origini del nome Corinaldo

Trovandosi Corinaldo sul colle che domina l’antica città romana di Suasa Senonum, sito archeologico collocato nella valle del Cesano, la tradizione legge nel suo nome il significato di curre in altum (correre, fuggire verso l’alto): si riporta che l’espressione potrebbe essere stata usata dagli abitanti di Suasa nell’anno 409, in fuga dall’incendio appiccato dai barbari di Alarico che distrusse la loro città, per indicare il sito su cui sarebbe sorta Corinaldo, in un luogo sopraelevato e sicuro, da cui era possibile dominare con lo sguardo la valle sottostante e controllarla strategicamente dall’alto.
Un’altra interpretazione del nome colloca la fondazione di Corinaldo in epoca longobarda: il toponimo potrebbe infatti indicare “un colle in alto” o la “curia di Aldo”.
Infatti l’origine di Corinaldo si deve più al fenomeno storico dell’incastellamento che alla leggendaria ricostruzione della romana Suasa in posizione collinare.

Le mura di Corinaldo

Il tempo ciclico della civiltà contadina sembra trovare una sua rappresentazione visiva nella struttura a cerchi concentrici di Corinaldo , dove l’anello delle mura più esterne (quello costruito nel 1480 probabilmente ad opera del celebre architetto militare Francesco di Giorgio Martini), dilata e racchiude quello delle mura del 1367, volute dalla famiglia Malatesta, che a sua volta ha al centro l’anello del Pozzo della Polenta.
E se i tre anelli murati sono del caldo colore del laterizio, il quarto anello, che li comprende tutti, è una cintura di verde formata da tigli profumati, che avvolgono in triplice fila il perimetro fortificato.
Corinaldo sta tutta in questa simbologia che concentra in sé memoria di assedi e fama di mura inviolate.
Città d’arte e di fede in cui, come disse Mario Carafoli, scrittore locale, si respira “l’antico colore del tempo”.

Testo estrapolato dalla pubblicazione “I borghi più belli d’Italia”, guida 2008.

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