La casa in Vicolo del Quattrocento

La casa, di origine rinascimentale, si trova in una delle vie più antiche e suggestive del paese. Nel corso degli anni è stata riadattata dagli avi della proprietaria, fino ad acquisire l’attuale aspetto, con i suoi interni accoglienti e di sapore vagamente retrò. E’ il primo B & B sorto nel paese e pur trovandosi all’interno della cinta muraria ha stanze ariose e soleggiate, dalle quali si gode di un’ ottima vista sia sulle piazzette del centro che sulle colline della campagna marchigiana. Continua a leggere

Corinaldo

Origini del nome Corinaldo

Trovandosi Corinaldo sul colle che domina l’antica città romana di Suasa Senonum, sito archeologico collocato nella valle del Cesano, la tradizione legge nel suo nome il significato di curre in altum (correre, fuggire verso l’alto): si riporta che l’espressione potrebbe essere stata usata dagli abitanti di Suasa nell’anno 409, in fuga dall’incendio appiccato dai barbari di Alarico che distrusse la loro città, per indicare il sito su cui sarebbe sorta Corinaldo, in un luogo sopraelevato e sicuro, da cui era possibile dominare con lo sguardo la valle sottostante e controllarla strategicamente dall’alto.
Un’altra interpretazione del nome colloca la fondazione di Corinaldo in epoca longobarda: il toponimo potrebbe infatti indicare “un colle in alto” o la “curia di Aldo”.
Infatti l’origine di Corinaldo si deve più al fenomeno storico dell’incastellamento che alla leggendaria ricostruzione della romana Suasa in posizione collinare.
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Il territorio

“Se si volesse stabilire qual è il paesaggio italiano più tipico, bisognerebbe indicare le Marche.”
La descrizione più accurata e iconografica del territorio marchigiano si trova nel libro “Viaggio in Italia” di Guido Piovene, scrittore e giornalista che intraprese un viaggio durato tre anni attraverso i paesaggi italiani negli anni ’50.
“L’Italia nel suo insieme è una specie di prisma nel quale sembrano riflessi tutti i paesaggi della terra, facendo atto di presenza in proporzioni moderate e armonizzandosi l’un l’altro.
L’Italia, con i suoi paesaggi, è un distillato del mondo; le Marche dell’Italia.
Qui abbiamo l’esempio più integro di quel paesaggio medio, dolce, senza mollezza, equilibrato, moderato, quasi che l’uomo stesso ne avesse fornito il disegno.
E’ una terra filtrata, civile, la più classica, anzi, delle nostre terre.
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